L’olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane nasce in tempi antichi, perché deriva da varietà autoctone da sempre presenti nel salernitano. Storicamente, Salerno ospitò le prime forme di olivicoltura già ai tempi dei Focesi. Furono proprio questi coloni dell’antica Grecia ad introdurre l’olivo nella Piana dell’Alento; in seguito, grazie ai romani ed ai primi terrazzamenti sulle colline, l’olivicoltura si diffuse in tutto il territorio salernitano. L’olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane rientra tra i prodotti campani tutelati dal marchio DOP. È frutto del lavoro che impegna 86 Comuni della provincia di Salerno. Le coltivazioni si estendono lungo la Costiera Amalfitana, l’Alto e Medio Sele, le colline del Tanagro, i Picentini, gli Aburni e una parte del Vallo di Diano. La denominazione DOP risale al 1997, mentre il Consorzio per la tutela dell’olio extravergine di oliva Colline Salernitane è stato riconosciuto dal MIPAF nell’Aprile 2005.
Le cultivar alla base della DOP
L’olio DOP viene estratto da varietà autoctone presenti da moltissimo tempo in Campania; questo ha permesso all’oro verde di mantenere inalterate fino ad oggi le sue caratteristiche originali. L’olio è ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Rotondella, Frantoio, Carpellese o Nostrale, presenti negli oliveti, da sole o congiuntamente, in misura non inferiore al 65% e delle varietà Ogliarola e Leccino in misura non superiore al 35%.
Le caratteristiche organolettiche
A rendere facilmente riconoscibile l’olio extravergine di oliva DOP Colline Salernitane è, innanzitutto, il colore giallo dorato dai riflessi verdi. Il profumo fruttato di media intensità viene arricchito da sentori floreali e richiami di pomodoro. Al gusto è un olio fine, vegetale, con richiami aromatici e di carciofo che si chiudono in una leggera punta piccante.
Abbinamento
Sono proprio le note aromatiche a consigliarne l’impiego nella preparazione di piatti piuttosto consistenti. Ad esempio, ottimi risultati si ottengono con le zuppe di vongole, totani e patate, insalate verdi e su primi piatti a base di pesce tipici del territorio campano.
