Sullo scaffale del supermercato troviamo una vasta gamma di oli. Spesso non si pone attenzione alle denominazioni di vendita. Confondiamo così l’olio di oliva vergine con l’olio di oliva extravergine. Pensiamo di aver acquistato un olio di oliva extravergine, quando magari si tratta di un olio vergine di oliva o addirittura un olio di oliva.
Ma siamo sicuri che stiamo comprando prodotti analoghi? Che differenze ci sono fra questi oli all’apparenza tutti uguali?
La Comunità Europea ha definito parametri specifici per la classificazione dell’olio con l’intento di salvaguardare il consumatore. Viene così impedito di immettere nel mercato oli non commestibili e si cerca di garantire la tutela del consumatore da frodi.
Le categorie di olio di oliva in commercio
In commercio si trovano quattro principali categorie di olio commestibile:
- olio di oliva extravergine (EVO)
- olio vergine di oliva
- olio di oliva
- olio di sansa di oliva
I migliori, dal punto di vista gustativo e nutrizionale, sono gli oli vergini: l’olio di oliva extravergine e l’olio vergine di oliva.
Olio vergine o extravergine?
Cosa cambia fra un olio di oliva extravergine ed un olio vergine di oliva? Entrambi rientrano nella categoria degli oli di oliva vergini.
Viene definito olio vergine di oliva ogni olio che sia stato ottenuto direttamente dalle olive tramite un processo estrattivo meccanico (la pressatura), senza l’utilizzo di manipolazioni chimiche, e non miscelato con oli di altra natura.
L’olio di oliva extravergine segue dei parametri più ristretti del precedente. E’ un olio di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente con procedimenti meccanici. Inoltre i parametri delle analisi chimiche prefissate (fra cui l’acidità) sono più selettivi. Deve essere privo da difetti all’esame visivo-olfattivo-gustativo (panel test).
Dal punto di vista del gusto l’olio extravergine di oliva contiene più composti aromatici che contribuiscono a esaltare il sapore dei piatti. L’olio di oliva extravergine si presenta come prodotto più complesso appartenente ad una categoria di prodotto di fascia superiore.
Cosa sono l’olio di oliva e l’olio di sansa?
Per quanto riguarda l’olio di oliva, questo è una miscela di olio di oliva raffinato e da olio vergine di oliva. L’olio di sansa di oliva rappresenta invece un olio ottenuto dal taglio di olio di sansa di oliva raffinato e di olio di oliva vergine. Entrambe queste ultime due categorie sono presenti sugli scaffali, ma bisogna ricordare che sono di qualità molto più scadente e nettamente meno benefici dell’olio vergine di oliva e dell’olio di oliva extravergine.
L’etichetta: il rapido aiuto in più
Dal 2003 possiamo sfruttare le indicazioni forniteci in etichetta grazie alla nuova classificazione degli oli di oliva per scegliere al meglio quello che preferiamo:
- Olio di oliva extravergine: Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.
- Olio di oliva vergine: Olio di oliva ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.
- Olio di oliva composto da oli d’oliva raffinati e da oli d’oliva vergini: Olio contenente esclusivamente oli d’oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive.
- Olio di sansa di oliva: Olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e di oli ottenuti direttamente dalle olive.
Il suggerimento è quello di prestare sempre attenzione all’etichetta. Vi permetterà di acquistare un prodotto qualitativamente superiore ad un altro, con guadagno in salute e sapori per la vostra cucina.
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