In questo articolo scopriamo come avviene la produzione dell’olio aromatizzato e come utilizzarlo al meglio in cucina. In particolare, illustreremo alcune ottime ricette per esaltare l’olio aromatizzato al peperoncino, l’olio aromatizzato alle erbe, l’olio aromatizzato al tartufo, al limone e ai funghi porcini.
L’olio extravergine di oliva aromatizzato è una tipologia di olio sempre più diffusa sul mercato, specialmente all’estero. Si tratta di un prodotto relativamente nuovo sulle nostre tavole, ma che permette abbinamenti originali e particolarmente gustosi.
Andiamo a vedere come viene prodotto l’olio aromatizzato con base di olio extravergine di oliva, quali sono i sapori più ricercati e alcune sfiziose ricette per esaltare al meglio il gusto di questo prodotto.
Come si produce l’olio aromatizzato
La parte decisiva e più delicata nella produzione dell’olio aromatizzato è proprio armonizzare gli aromi, ovvero stabilire i dosaggi corretti per ottenere un gusto equilibrato, che non sovrasti eccessivamente il gusto dell’olio extravergine di partenza.
Occorre quindi, prima di tutto, grande attenzione da un punto di vista organolettico, ed è per questo che anche gli oli aromatizzati vengono assaggiati da un panel di assaggiatori esperti.
Alla base di un buon olio aromatizzato deve esserci necessariamente essere un buon olio EVO. Senza di questo, anche l’olio aromatizzato perde chiaramente di proprietà nutritive e organolettiche, e quindi di qualità.
Diverse sono le tecniche utilizzate per aromatizzare un Olio Extravergine d’Oliva. Più comunemente si aggiungono gli aromi a un olio già pronto, filtrato, lasciando maturare il tutto al buio per una decina di giorni. Un metodo semplice, che però ha come effetto collaterale quello di far perdere molte delle proprietà organolettiche all’olio di partenza.
Diversamente, si può portare la temperatura dell’olio a circa 40-50 °C per pochi minuti e a quel punto estrarre gli oli essenziali aromatici e farli fuoriuscire dalle cellette vegetali in cui sono contenuti. Da un lato, il prodotto perde leggermente in termini di profumazione, dall’altro però si limitano fenomeni ossidativi e degenerativi dell’olio. Si ottiene comunque un’aromatizzazione più netta.
Una tecnica meno diffusa, ma certamente efficace, è quella di mettere nella stessa vasca di molitura sia le olive sia la pianta da cui poi si vuole ottenere l’aromatizzazione dell’olio. I due oli che si ottengono, sia dalle olive che dalle piante, si amalgamano in modo eccellente. Una volta effettuata la gramolatura e passato nella centrifuga per eliminare l’acqua, l’olio che si ottiene è perfettamente aromatizzato senza perdere nulla in termini di qualità. La utilizza per esempio il frantoio Mancinelli, a Morro d’Alba nell’entroterra di Ancona.
Tendenzialmente, l’olio extravergine utilizzato per essere aromatizzato ha dei sentori fruttati non molto intensi e non è molto amaro, proprio per non rischiare di coprire l’aroma che viene aggiunto.
L’olio aromatizzato può essere prodotto facilmente anche in casa attraverso infusione, che si può effettuare sia a freddo che a caldo.
Si tratta, tuttavia, di un’operazione che però deve essere effettuata con grandissima attenzione. Senza i necessari controlli, infatti, c’è il rischio che in un olio aromatizzato possano svilupparsi dei batteri molto dannosi come il botulino, a partire dalle erbe utilizzate per aromatizzare l’olio.
È decisamente preferibile scegliere oli aromatizzati di qualità da produttori certificati ed esperti, in grado di garantire il massimo livello di sicurezza possibile, oltre che una qualità e un sapore decisamente migliori a quanto si potrebbe mai ottenere realizzando un olio aromatizzato in casa.
Ad oggi possiamo trovare l’olio evo aromatizzato in varie combinazioni come al gusto di peperoncino, di tartufo, di mandarino, di erbe aromatiche e molti altri.
Come usare l’olio aromatizzato in cucina
Esistono tipologie molto particolari di olio aromatizzato con base di extravergine da poter utilizzare in cucina.
Di seguito indichiamo alcune ricette con olio d’oliva aromatizzato particolarmente sfiziose, preparabili a partire da diverse varietà di questo straordinario prodotto.
Olio aromatizzato al peperoncino
L’olio aromatizzato al peperoncino è sicuramente una delle varianti di olio aromatizzato più diffuse. Ha un sapore piccante e deciso, ed è ottenuto per infusione di peperoncino fresco essiccato con un olio extravergine d’oliva di alta qualità.
È l’ideale per insaporire marinate di carne o pesce, bruschette, zuppe di legumi, formaggi a pasta dura oppure per insaporire ulteriormente una pizza.
Il suo utilizzo principale comunque rimane quello di condimento per la pasta. Un semplice piatto di spaghetti con aglio, un pizzico di prezzemolo, e un olio al peperoncino è una ricetta semplice e veloce da preparare, ma sempre molto gustosa.
Olio aromatizzato alle erbe aromatiche
Un olio aromatizzato alle erbe aromatiche può rivelarsi un prodotto estremamente duttile.
I suoi sentori di basilico, origano, timo, aneto e dragoncello lo rendono particolarmente indicato per condire, a crudo, pesci, insalate e carni.
Una ricetta ideale per esaltarne il gusto è sicuramente la preparazione di un semplice filetto di manzo: una volta raggiunta la cottura desiderata il filetto acquisisce un sapore unico grazie al semplice condimento con questo tipo di olio, magari con aggiunta di un po’ d’aglio, alloro e succo di limone.
Olio aromatizzato al tartufo
Per ricette particolarmente gourmet, dai sapori davvero intensi, si può utilizzare un olio aromatizzato al tartufo.
Si tratta di un olio che risulta indicato per condire tartine particolarmente sfiziose, per insaporire un piatto semplice come delle uova al tegamino o come condimento della pasta.
Trova il suo abbinamento privilegiato comunque nei risotti.
In particolare, suggeriamo una ricetta di risotto alla robiola condito con olio aromatizzato al tartufo, dalla preparazione molto semplice.
In una casseruola, con burro e scalogno, si lascia tostare il riso aggiungendo poco alla volta del brodo vegetale fino alla cottura.
Verso la fine del tempo indicato si aggiunge la robiola, che va mescolata bene al risotto per amalgamarsi al meglio.
Una volta raggiunta la giusta cremosità basta aggiungere poche gocce di olio aromatizzato al tartufo e il piatto può essere servito.
Olio aromatizzato al limone
Un’idea originale per piatti sempre freschi. L’olio aromatizzato al limone si ottiene dalla frangitura contemporanea di olive e limoni freschi e interi.
È un olio ideale da utilizzare come condimento per verdure cotte e crude, primi piatti delicati e soprattutto pietanze a base di pesce, dove è in grado di esaltare il gusto del pesce fresco sotto forma di tartare.
Un altro ottimo utilizzo dell’olio EVO al limone è per la preparazione di dolci. Per preparare la torta allo yogurt, ad esempio, lo si può utilizzare per sostituire una parte dell’olio EVO consigliato o del burro. Il sapore di limone renderà il dolce più delicato e aiuterà a coprire il gusto dell’uovo.
Olio aromatizzato ai funghi porcini
L’olio aromatizzato ai funghi porcini si abbina bene a molti tipi di piatto, grazie al suo gusto davvero particolare.
È un ottimo condimento per la pasta, specialmente all’uovo.
In generale, comunque, risulta un condimento appropriato per piatti a base di selvaggina e cacciagione.
Un ottimo esempio è il suo utilizzo per realizzare un ragù di cinghiale da servire con polenta.
L’olio d’oliva aromatizzato porta più gusto in tavola
Abbiamo visto come la grande varietà di oli aromatizzati possa portare fantasia e gusto in cucina, sia nella preparazione di piatti più elaborati sia per portate semplici e veloci da preparare.
Bastano davvero poche gocce di un olio di oliva aromatizzato per dare al proprio piatto un sapore del tutto nuovo. L’importante è saper scegliere un prodotto di alta qualità, realizzato da produttori specializzati in vero olio extravergine.