Come riconoscere l’olio EVO contraffatto ed evitare le frodi

olio contraffatto come riconoscerlo

Olio contraffatto come riconoscerlo

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Un tema purtroppo all’ordine del giorno nelle cronache nazionali è quello dell’olio extravergine d’oliva contraffatto. Il motivo è facilmente intuibile.

La grande qualità del vero olio EVO italiano, unita all’enorme diffusione di questo prodotto tanto in Italia quanto all’estero, sono alla base di un giro d’affari notevole. Tanto denaro attira naturalmente anche i malfattori, che provano a vendere come olio EVO di qualità (facendo leva magari anche sul prezzo) prodotti che di qualità non sono e che, soprattutto, non rispettano i criteri necessari per essere definiti extravergine d’oliva. 

In questo articolo andiamo a scoprire quali sono i principali metodi di contraffazione dell’olio EVO, suggerendo alcuni accorgimenti per evitare le frodi.

I vari tipi di contraffazione dell’olio extravergine di oliva

Vendita olio al supermercato

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Secondo uno studio del Consorzio Olivicolo Italiano Unaprol, nell’ultimo decennio la presenza di olio EVO falso è aumentata sul mercato italiano addirittura dell’87,5%. ¹

Purtroppo l’olio extravergine d’oliva, proprio per la sua composizione, risulta essere facilmente alterabile e, di contro, la manipolazione risulta assai difficile da rilevare se non si effettuano esami approfonditi.  

Una delle frodi principali riguarda la miscelazione: in questo caso, a una piccola parte di reale olio EVO si aggiungono altri oli meno pregiati, come quelli di semi, oppure dell’olio di scarto della lavorazione delle stesse olive sottoposto a deodorazione e deacidificazione. A questi composti, poi, basta aggiungere del colorante, tipicamente clorofilla, per dar loro l’aspetto di un vero olio extravergine d’oliva, con chiaro danno per il consumatore.

Un altro escamotage è spacciare per olio extravergine d’oliva (che ricordiamo, viene dalla prima spremitura delle olive) un olio semplicemente vergineUn grosso problema per il settore, che in Italia vanta tradizioni secolari di eccellenza nella produzione, è l’apertura ai mercati stranieri. 

Vengono spesso venduti come oli extravergine italiani prodotti che magari sono sì stati imbottigliati in Italia, ma con olive che provengono da altre parti d’Europa o dal nord Africa: queste olive non possono competere per qualità con le olive italiane, ma sicuramente sono molto meno costose.

olio contraffatto come riconoscerlo

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Le possibili tipologie di frodi dell’olio extravergine d’oliva, da un punto di vista chimico e di conseguenza sanitario, sono principalmente tre.

Innanzitutto c’è l’adulterazione, che avviene quando viene modificata la composizione di un alimento, utilizzando sostanze di qualità inferiore, e quindi più pericolose per la salute.

Può verificarsi l’alterazione, invece, quando le modifiche alle caratteristiche organolettiche del prodotto sono da attribuire a processi di degenerazione, tipicamente dovuti a una conservazione troppo prolungata o effettuata in modo errato. Ricordiamo che un olio EVO di qualità deve essere consumato in breve tempo per evitare processi di ossidazione, favoriti anche dalla conservazione in luoghi troppo illuminati.

Infine, ed è purtroppo il caso più comune, ci sono le cosiddette sofisticazioni, cioè le aggiunte di sostanze estranee al prodotto, per lo più chimiche, per migliorare la colorazione o allungarne la durata.

come scegliere l'olio al supermercato

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Le frodi possono essere anche di origine commerciale, come una contraffazione per cui si attribuiscono a un olio delle caratteristiche o un marchio di origine che non possiede, fino a delle vere e proprie falsificazioni, quando viene spacciato per olio EVO un meno pregiato olio di semi.

Spesso, purtroppo, negli oli contraffatti in circolazione alcune di queste frodi si sommano. 

Metodi per distinguere l’olio EVO autentico da quello falso

frantoio olio evo

In un mercato così ampio, con una moltitudine di offerte anche economicamente allettanti, il consumatore deve dotarsi di una maggior consapevolezza di ciò che sta realmente acquistando.

Chiaramente molte frodi sono rintracciabili solo attraverso un’attenta analisi chimica del prodotto. Si controlla principalmente l’acidità, che per un olio extravergine certificato non deve superare gli 0,8 g ogni 100 g di prodotto, così come il numero di perossidi che, se troppo alto, indica che la lavorazione delle olive è avvenuta oltre i due giorni dalla loro raccolta.

Per controllare se ci sono state miscelazioni con altri oli si effettua anche una spettrometria all’ultravioletto, oppure un’analisi degli steroli, che evidenzia la peculiarità di singole specie di olive, e che può rivelare quindi se ne sono state usate di diverse da quelle dichiarate.

C’è poi tutto l’aspetto dell’analisi sensoriale, effettuata da un panel di assaggiatori formati e certificati, capace di distinguere le proprietà di fruttato di un determinato olio e di determinare quindi eventuali difetti che a un consumatore potrebbero sfuggire. Al consumatore rimane il compito di saper leggere attentamente l’etichetta.

degustazione olio nuovo

Questa deve riportare la denominazione di vendita dell’olio (se vergine o extravergine), l’origine delle olive e il tipo di produzione, che in caso di olio EVO deve essere necessariamente ottenuta tramite procedimenti meccanici di spremitura, oltre a tutti i suoi valori chimici e nutrizionali e il suo tempo di conservazione.

Va inoltre indicato in etichetta anche il lotto di origine del prodotto, a quale campagna di raccolta appartiene, e se sono state utilizzate olive di quella raccolta.

olio biologico

Per quanto riguarda l’olio EVO biologico, invece, l’etichetta deve indicarne la provenienza da olive coltivate senza concimi o diserbanti chimici. Un discorso simile vale per un olio EVO certificato DOP o un olio EVO certificato IGP, marchi che attestano il legame di un olio a un determinato territorio.

Il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta) indica che almeno una delle fasi della lavorazione dell’olio EVO è avvenuta in un determinato territorio. Il marchio DOP (Denominazione di origine protetta) indica invece che l’olio è stato prodotto in zone geografiche ben precise, con determinate varietà di olive, un procedimento meccanico e nessuna aggiunta di additivi chimici, valorizzando la qualità del frutto di quel territorio specifico.

L’ottenimento di questi marchi presuppone analisi molto attente della qualità dell’olio e certifica una qualità decisamente superiore.

Come essere sicuri di comprare un olio EVO di qualità?

Frantoio Franci raccolta olive

Photo credits: courtesy of Frantoio Franci

Abbiamo visto come, stando attenti ad alcuni elementi cruciali, sia possibile riconoscere un olio extravergine d’oliva contraffatto.

La grande distribuzione, con i suoi meccanismi legati per lo più alla ricerca della convenienza, è più facilmente esposta alla vendita di un olio EVO falso o con caratteristiche non coerenti con la qualità indicata.

Il consumatore si può difendere innanzitutto con una buona conoscenza del prodotto, che gli permetta di saper leggere l’etichetta con maggiore discernimento.

Affidarsi a piccoli produttori di olio extravergine di grande qualità certificata rimane comunque la scelta migliore. In questo caso tutta la filiera produttiva dell’olio risulta chiara e tracciabile. Forse il costo sarà superiore, ma sarà anche ripagato da una qualità del prodotto, sotto tutti i punti di vista, davvero impagabile.

 

¹ Fonte dati https://www.unaprol.it/press/frodi-olio-doliva-fuori-legge-875-in-dieci-anni/?hilite=frodi+olio