DOP Chianti Classico

Nell’immaginario collettivo pensando al territorio del Chianti, la mente va diretta al vino. In realtà, il Chianti (detto anche “Chiantishire“) vede il proprio nome associato ad una serie di eccellenze gastronomiche, tra le quali spiccano vino e l’olio. Dai moltissimi uliveti che si susseguono sulle colline toscane che ha origine l’olio extravergine DOP Chianti Classico. Durante il Medioevo il Chianti fu terra di continue battaglie fra Firenze e Siena: nacquero così castelli e roccaforti, poi trasformati in residenze. Fu allora che si svilupparono le coltivazioni della vite e dell’olivo, che acquistarono sempre più fama ed importanza economica. Dalla fine dell’800 alle soglie del terzo millennio, il vino e l’olio Chianti Classico si sono sempre più affermati sulle tavole di tutto il mondo. Nel 1999 la Comunità Europea ha riconosciuto la DOP all’olio di queste terre, per tutelarne le speciali caratteristiche.

Radda in Chianti e le sue splendide distese di olivi

Il territorio del Chianti Classico

Secondo il suo Disciplinare, la zona di produzione dell’olio DOP Chianti Classico comprende, nelle provincie di Siena e di Firenze, i territori di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti per tutto il loro territorio, ed, in parte Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. La zona corrisponde a quella delimitata per il territorio del vino Chianti Classico.

Le caratteristiche organolettiche

L’olio Chianti Classico DOP

Di colore verde smeraldo, completato da riflessi dorati, all’olfatto l’olio extravergine di oliva DOP Chianti Classico si rivela complesso e fine, regalando profumi mediamente intensi con rimandi all’oliva verde e fragranze vegetali di cardo, carciofo ed erbe di campo. Al palato ha gusto avvolgeente dai toni speziati e lieve astringenza, con note amare e piccanti ben bilanciate. In chiusura è percepibile la presenza di frutta secca, con la noce in evidenza.

Sono Correggiolo, Frantoio, Leccino e Moraiolo le cultivar protagoniste nell’olio Dop, con una percentuale che raggiunge l’80%; altre varietà locali (su tutte Maurino, Mignolo, Olivastra e Pendolino) consentono al prodotto finale di sorprendere per la sua unicità. Se il Frantoio garantisce note fruttate e leggermente piccanti, a rendere l’olio più dolce e aromatico è il Leccino. Le note amare, invece, sono legate alla presenza del Moraiolo.

L’abbinamento

L’olio DOP Chianti Classico può essere gustato in tutta la sua purezza su una fetta di pane “sciocco” toscano, ma è perfetto, utilizzato a crudo, anche per assaporare il gusto delle tradizionali zuppe regionali (come la ribollita o le zuppe a base di cavolo nero), su verdure alla griglia o su coniglio alle olive nere.

L’olio DOP Chianti Classico è espressione del Chianti: la qualità è garantita dalla DOP e protetta dal Consorzio Olio Dop Chianti Classico, che ne promuove i profumi e sapori “classici” dal 2001.

La tradizione olivicola nel Chianti

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