Leccino

La cultivar più conosciuta in Italia: la Leccino

Una delle cultivar più conosciute del territorio italiano è la varietà Leccino. Di origine toscana, si trova su tutto il territorio nazionale: a favorirne la diffusione da Nord a Sud sono state alcune sue caratteristiche, come la produttività regolare e l’ottima resa. Le piante si rivelano molto resistenti al freddo ed i frutti garantiscono una maturazione precoce e molto uniforme. Inoltre si adatta a qualsiasi tipologia di terreno.

Caratteristiche organolettiche

L’olio extravergine di oliva Leccino si presenta dorato, arricchito da sfumature verdognole. Emergono note fruttate erbacee di media intensità e sentori di mandorla e carciofo. In alcuni casi (ed in determinate annate), a risaltare sono sentori di erbe aromatiche, mandorla, carciofi e verdure amare, ben equilibrati tra loro. Al palato, questo olio si distingue perchè morbido, avvolgente ed equilibrato nelle note piccanti ed amare.

Abbinamenti

La finezza dell’olio extravergine di oliva Leccino lo rende ideale sia in cottura che a crudo. Si abbina specialmente a secondi piatti che vedono nel ruolo di protagonista carni bianche o pesce. Viene impiegato, inoltre, per creare impasti di torte, sia dolci che salate. Chi ama i formaggi, varietà stagionate in primis, grazie all’olio extravergine di oliva Leccino potrà esaltarne ancora di più il sapore.

Le DOP da Leccino

La Leccino entra a far parte della composizione di alcuni dei principali oli DOP Toscani:

  • L’olio DOP “Terre di Siena” è prodotto con olive provenienti da almeno due delle seguenti cultivar presenti singolarmente per almeno il 10% e congiuntamente in misura non inferiore all’85%: Frantoio, Correggiolo, Leccino e Moraiolo coltivate nelle terre indicate dal Disciplinare;
  • L’olio DOP “Lucca” è riservata all’olio extravergine di oliva ottenuto dalle olive prodotte nella zona delimitata dal Disciplinare ed appartenenti alle seguenti varietà: Frantoio fino al 90%, Leccino fino al 30% ed altre fino al 15%.
  • L’olio DOP “Chianti Classico” deve essere prodotto esclusivamente con le olive di oliveti iscritti all’albo, costituiti per almeno l’80% da piante delle varietà Frantoio, Correggiolo, Moraiolo, Leccino, da sole o congiuntamente, ed un massimo del 20% da piante di altre varietà presenti nel registro.

La Leccino inoltre è stata ampiamente esportata nel Mondo (dalla California, all’Australia ed il Cile): ciò ha comportato l’aumento della sua popolarità, non solo per la produzione di olio ma anche come olive da tavola, diventando l’oliva più coltivata al mondo. Le olive Leccino si prestano a molti impieghi in cucina: possono essere consumate fresche al posto di altri snack meno salutari, nelle insalate, per preparare sughi, per condire la pasta, negli impasti di pane, focacce, pizze oppure in salamoia, sott’olio o sott’aceto.

Pasta con olive leccino
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