Come leggere le etichette dell’olio extravergine d’oliva

Per quanto riguarda il contenuto delle etichette olio extravergine bisogna fare una distinzione. Ci sono una serie di informazioni obbligatorie per legge, che devono essere riportate necessariamente dal produttore. Poi ci sono le  indicazioni volontarie, che pur essendo facoltative possono aiutare il consumatore nella scelta di un buon prodotto.

Le etichette dell’olio extravergine devono riportare per legge:

  • La denominazione del prodotto che consiste nella dicitura “Olio extravergine di oliva
  • Le informazioni sulla categoria dell’olio, che per l’extravergine deve essere “Olio d’oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici
  • La quantità di prodotto. Gli oli di qualità sono venduti prevalentemente nel formato 500 ml.
  • La designazione dell’origine del prodotto. Se cercate un olio 100% italiano prodotto con olive italiane, questa deve essere la frase indicata in etichetta: “Olio extra vergine di oliva ottenuto in Italia da olive raccolte in Italia
  • Il termine minimo di conservazione
  • Il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella CE
  • La sede dello stabilimento di produzione o confezionamento
  • una dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto
  • Le modalità di conservazione
  • La tabella nutrizionale

Indicazioni obbligatorie aggiuntive quando trattasi di Olio a Denominazione oppure Biologico:

  • Il nome della DOP o IGP
  • Logo della DOP/IGP/BIO
  • Certificato da un Organiso di controllo autorizzato dal Mipaaf
  • Annata di produzione
  • Codice dell’operatore e annata di produzione
  • Obblighi da disciplinare

Le informazioni sulle etichette olio extravergine seguono regole precise e devono attenersi ad una normativa europea che stabilisce anche il loro posizionamento sulle confezioni.

Le informazioni facoltative sulle etichette dell’olio extravergine sono:

  • l’indicazione “prima spremitura a freddo“, riservata agli oli di oliva vergini o extravergini ottenuti a meno di 27°C, con la prima spremitura meccanica della pasta di olive, mediante un sistema tradizionale di estrazione con presse idrauliche;
  • l’indicazione “estratto a freddo“, riservata agli oli vergini o extravergini ottenuti sempre a meno di 27°C con un processo di percolazione o centrifugazione della pasta di olive;
  • indicazioni delle caratteristiche organolettiche relative al gusto e/o all’odore possono figurare unicamente per gli oli vergini ed extravergini;
  • l’indicazione dell’acidità o dell’acidità massima, che per l’olio extravergine di oliva deve essere inferiore allo 0,8%. Può figurare unicamente se accompagnata dalla menzione dell’indice dei perossidi, del tenore delle cere e dell’assorbimento ultravioletto.

Ulteriori indicazioni facoltative sono:

  • L’indicazione della varietà di olive dal quale è stato ottenuto;
  • Se è un olio monovarietale o multivarietale (ottenuto da una sola o più varietà di olive).

Nello scegliere l’olio si deve verificare inoltre che l’etichetta non induca in errore il consumatore sulle caratteristiche del prodotto alimentare. Non è possibile attribuire al prodotto effetti o proprietà che non possiede. Non deve suggerire che il prodotto abbia particolari caratteristiche quando i prodotti analoghi possiedono le medesime caratteristiche. Infine l’etichetta non deve attribuire proprietà atte a prevenire o guarire malattie umane né accennare a tali proprietà.

Se tutte queste informazioni sono riportate correttamente, le probabilità di aver scelto un olio extravergine di qualità saranno molto alte.

A questo punto non vi rimane che la prova definitiva dell’assaggio!

 

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