Bianchera

La Bianchera rappresenta una cultivar autoctona originaria del Nord Est d’Italia, già conosciuta nel periodo preromano. Viene coltivata nel Friuli, in particolare in territorio istriano e friulano. La coltivazione ha iniziato a svilupparsi a San Dorlingo della Valle, in provincia di Trieste. Proprio in questo paese ha luogo annualmente, nel mese di maggio, una festa (denominata Majenca) dedicata a tale varietà, durante la quale si celebra la bellezza della gioventù. Il nome della cultivar è probabilmente legato alla variazione del colore del frutto, che avviene tardivamente, in modo progressivo, e senza mai svilupparsi completamente. La pianta si caratterizza per la sua resistenza alle basse temperature, non temendo i venti tipici triestini.

Caratteristiche organolettiche

Dalla cultivar si estrae l’olio extravergine di oliva Bianchera, in grado di distinguersi per la bassissima acidità e per l’elevata presenza di polifenoli. Se è una sensazione di freschezza a manifestarsi per prima terminata l’estrazione, all’olfatto l’olio mostra profumi fruttati. È proprio la ricchezza di polifenoli ad aggiungere una nota amarognola al palato, accompagnata da un sentore piccante. Si possono percepire anche note di erba fresca, mandorla e carciofo.

Abbinamenti

La complessità dei sapori permette all’olio extravergine di oliva Bianchera di abbinarsi a piatti a base di pesce fresco, e di esaltare carne ai ferri, bolliti misti, risotti e legumi.

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