La passione per la terra e i suoi frutti, l’uva e l’oliva, contraddistingue da generazione in generazione la famiglia Parovel. Nel 1976 e grazie a papà Zoran, l’azienda Parovel fu la prima realtà agricola del territorio carsico a proporre i suoi vini autoctoni in bottiglia, oltre all’olio extravergine d’oliva dalla varietà autoctona Bianchera-Belica, unica per le sue proprietà organolettiche.
La realtà agricola
L’Azienda Agricola della famiglia Parovel nasce nel 1898 con il trisavolo Pietro Parovel. Insieme ai suoi sei figli produceva vini e olio extravergine di oliva e poteva anche dare ospitalità alle diligenze della borghesia triestina e viennese di passaggio.
Suo figlio Massimiliano con la moglie Francesca, continuò negli anni ’50 portando avanti l’attività con un agricoltura promiscua e anche con allevamento di animali e produzione di frumento e patate. Aveva inoltre la monta taurina per tutti i paesi circondari il comune di San Dorligo della Valle Dolina e Ospo nell’odierna vicina Slovenia.
Negli anni ’70 del ventesimo secolo Zoran Parovel e sua moglie Rosa Cvetka Glavina presero in mano l’azienda di famiglia, dando nuova linfa e direzione alla produzione di vini e olio extravergine di oliva di Trieste. Oggi guidata dai figli Elena ed Euro.
I fratelli Parovel
Elena e Euro sono i due fratelli Parovel che gestiscono l’azienda di famiglia sia per quanto riguarda la produzione e la vendita dei vini sia per quella degli oli extra vergine d’oliva.
Elena Parovel
Nata a Trieste e da sempre vissuta a Caresana, borgo natìo della famiglia a nord-est del Friuli Venezia Giulia, Elena è Italiana di madrelingua slovena e gestisce oggi la parte commerciale dell’azienda di famiglia.
Dalla sua infanzia è sempre stata molto coinvolta nell’azienda di famiglia che oggi guida assieme a suo fratello Euro nel rispetto delle tradizioni.
“Dal 2000 presiedo il Comitato promotore per la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva di Trieste. Carica che come in tante associazioni territoriali è a titolo gratuito lavorando per la crescita del territorio e dei produttori attraverso la promozione del prodotto.”
In azienda ha da poco dato il via ad un progetto di agricoltura sociale, per l’inserimento dei ragazzi disabili nel mondo del lavoro.
Euro Parovel
Spesso e volentieri nelle vigne Barde o in cantina, Euro si occupa della produzione dei vini e degli oli extra vergine d’oliva. Nato a Trieste e da sempre vissuto a Caresana, è un grande appassionato del suo territorio e della viticoltura.
Barde
Barde è un luogo dai tanti significati per la famiglia Parovel. Da generazioni presenti nel paese di Caresana Mačkolje, la famiglia si occupa dei frutti della terra da perlomeno due secoli.
Barde è il toponimo di un’area del paese coltivata a vigneto e oliveto che il nonno Massimiliano ricevette in eredità dal bisnonno Pietro e che fu la prima sede di produzione della realtà agricola che esiste e prospera ancora oggi. Si tratta di un terreno che digrada dolcemente a terrazze fino alla Valle del Rio Ospo. Terreno fertile, soleggiato e al riparo dalle sferzate della Bora, ospita vitigni e cultivar d’olivo.
Il territorio e la varietà
Gli oliveti, quasi 5 ettari con circa 2000 piante di varietà bianchera (il 5% secolari e le restanti di 15-40 anni), si trovano in una zona collinare terrazzata, ad un’altitudine massima di 120 metri. Il terreno è arenaceo-marnoso di medio impasto, il sottosuolo è carsico, il clima è tipicamente mediterraneo in estate e continentale in inverno. La bianchera, diffusa in tutta la regione friulana, conferisce all’olio un fruttato medio-intenso con sentori erbacei e di mandorla verde. Al gusto l’olio è amarognolo e piccante.
La coltivazione
Il terreno è inerbito per prevenire l’erosione e fertilizzato con concimi organici e con la sansa derivata dalla lavorazione delle olive. Le erbe spontanee sono trinciate e lasciate in campo per arricchire il terreno di sostanza organica e limitare la perdita di acqua dal suolo. È praticata l’irrigazione di soccorso e per il controllo delle malattie e dei parassiti sono utilizzati prodotti ammessi in agricoltura biologica.
La raccolta
A inizio novembre, quando le drupe raggiungono il 50% dell’invaiatura (l’inizio della maturazione contraddistinto dal mutamento del colore), si esegue la raccolta a mano e con attrezzature agevolatrici che provocano la caduta delle olive su reti distese a terra. Subito dopo sono raccolte manualmente, riposte in cassette di plastica forata e trasportate in frantoio
La lavorazione
Avviene entro 8 ore dalla raccolta nel frantoio aziendale a ciclo continuo, distante circa 3 chilometri dagli oliveti. Le olive lavate sono frante e la pasta ottenuta è gramolata e passata nel decanter. Segue l’azione del separatore centrifugo da cui si ottiene l’olio. L’olio è conservato nella cantina aziendale in contenitori di acciaio inox sotto azoto, che impedisce l’ossidazione, ed è travasato per separarlo dal residuo solido che si è depositato sul fondo. L’olio extravergine di oliva è quindi pronto per essere imbottigliato in vetro scuro.
Il frantoio
Al paese di Caresana-Mačkolje, esiste ancora un antico frantoio con le macine in granito, ora adibito a museo, dove tutti gli olivicoltori della zona portavano a molire le loro olive. Quando arrivava novembre tra le cantine di vino e il frantoio in paese era tutta una festa. Le donne e gli uomini portavano al frantoio gerle ricolme di bianchera-belica (varietà di olivo autoctona della zona di San Dorligo della Valle-Dolina) e con pazienza ognuno aspettava il proprio turno. A far girare la ruota ci pensavano i ragazzi più giovani e più in forze, le donne e gli uomini più anziani incoraggiavano dai lati o stando comodamente seduti a chiacchierare fuori dal frantoio. L’ultimo anno di apertura di questo frantoio pubblico risale al 1963.
Il nuovo Frantoio
Nel 1996 è nato il nuovo Frantoio Oleario di proprietà della famiglia Parovel, dove la spremitura riveste un ruolo fondamentale per la qualità del prodotto finale: l’olio extravergine di oliva. Ma lo spirito di festa non è mai venuto a mancare e durante la campagna olearia nel frantoio Parovel continua quel via vai di persone che da sempre animava il frantoio ai tempi dei nostri nonni.
Dal 2000 il nuovo Frantoio Oleario Parovel ha trovato sede nella Zona Artigianale Dolina, ai piedi del paese di San Dorligo della Valle – Dolina, in provincia di Trieste, ed è un impianto a ciclo continuo dotato di due linee Pieralisi per la spremitura a freddo, due decanter e con estrazione dell’olio per centrifugazione. Il mastro frantoiano della produzione è Euro Parovel, che controlla ogni oliva in entrata e ne benedice l’olio in uscita.
Il frantoio viene aperto al pubblico ogni anno in concomitanza della campagna olearia tra ottobre e novembre con la possibilità di fare degustazioni guidate.
Gli oli extravergine
Tra gli extravergini si distingue il Tergeste Dop, il monovarietale di Bianchera-Belica denominato UL’KA Parovel, dal 2016 anche Presidio Slow Food. La freschezza, la franchezza e la genuinità di ogni varietà, che si esprime sia nel vino che nell’extravergine, caratterizzano lo stile Parovel costruito secondo i ritmi e le evoluzioni della natura e dell’uomo.
L’olio Ul’ka di Parovel all’olfatto si esprime complesso e avvolgente, dotato di eleganti sentori di mandorla, cui si associano nette note balsamiche di menta e rosmarino. Fine e deciso al palato, è dotato di un’ampia carica vegetale, con ricordo di lattuga, cicoria di campo e carciofo. Amaro spiccato e piccante ben espresso ed equilibrato.
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